Il sé dicente creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, il risarcimento del danno o l’adempimento deve solamente provare la fonte, negoziale o legale, del suo diritto, potendosi limitare a dedurre l’inadempimento, mentre è dell’asserito debitore l’onere di provare un fatto estintivo o impeditivo dell’altrui pretesa. Tribunale di Modena (Rovatti), sentenza n. 1520 del 12 […]
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