L’inadempimento si presume

Il sé dicente creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, il risarcimento del danno o l’adempimento deve solamente provare la fonte, negoziale o legale, del suo diritto, potendosi limitare a dedurre l’inadempimento, mentre è dell’asserito debitore l’onere di provare un fatto estintivo o impeditivo dell’altrui pretesa. Tribunale di Modena (Rovatti), sentenza n. 1520 del 12 […]

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Usura sopravvenuta: il superamento del tasso soglia nel corso del rapporto

Allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura come determinata in base alle disposizioni della L. n. 108/1996, non si verifica la nullità o l’inefficacia della clausola contrattuale di determinazione del tasso degli interessi stipulata anteriormente all’entrata in vigore della predetta legge, o […]

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Gli interessi attivi e passivi devono essere calcolati con la medesima periodicità

L’art. 120 T.U. Legge Bancaria sancisce il principio di corrispondenza temporale tra interessi passivi e interessi attivi, nel senso che nelle operazioni in conto corrente deve essere assicurata nei confronti della clientela la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori che creditori, quale principio di correttezza e di buona fede nell’esecuzione del contratto. Tribunale […]

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Le conseguenze della c.d. usura sopravvenuta

Per la qualificazione di un tasso come usurario occorre fare applicazione dell’art. 644 c.p., tenendo conto del momento in cui gli interessi sono convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento. Di conseguenza, allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura come determinata in […]

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