Le conseguenze della c.d. usura sopravvenuta

Per la qualificazione di un tasso come usurario occorre fare applicazione dell’art. 644 c.p., tenendo conto del momento in cui gli interessi sono convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento. Di conseguenza, allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura come determinata in […]

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Tabelle di Milano: l’incremento degli importi con la c.d. personalizzazione del danno può avvenire solo in casi eccezionali

La c.d. personalizzazione della liquidazione del danno è astrattamente possibile, in relazione al caso concreto singolarmente esaminato, così da comportare il superamento dei limiti minimi e dei limiti massimi contemplati nella tabelle di Milano; peraltro, tale deroga può tuttavia ammettersi soltanto in presenza di circostanze specifiche ed eccezionali, tempestivamente allegate dal danneggiato, le quali rendano […]

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I presupposti della c.d. usura soggettiva

Con riferimento all’usura soggettiva, deve ritenersi che: 1) l’art. 1815 cc co. 2 preveda la nullità della clausola usuraria ai sensi dell’art. 644 co. 1 cp e non ai sensi dell’art. 644 cp co. 3, in quanto, in base all’art. 1 DL n. 394/2000, convertito in L n. 24/2001, debbono intendersi usurari, ai fini dell’art. […]

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CMS e interessi corrispettivi assolvono funzioni diverse

Tra commissione di massimo scoperto e interesse corrispettivo non c’è sovrapposizione, perché costituiscono remunerazione di due aspetti distinti: la messa a disposizione di una somma e il suo godimento a seguito di utilizzo. Il fatto che, in ipotesi, di un affidato 100 sia utilizzato 80, non cancella la circostanza per cui la messa a disposizione […]

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