L’inadempimento si presume

Il creditore che agisca per l’adempimento, per la risoluzione o per il risarcimento del danno, deve dare la prova della fonte negoziale o legale del suo diritto e, se previsto, del termine di scadenza, mentre può limitarsi ad allegare l’inadempimento della controparte: sarà il debitore convenuto a dover fornire la prova del fatto estintivo del […]

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Gli interessi moratori pattuiti convenzionalmente rilevano ai fini della valutazione di usurarietà del contratto quale superamento del tasso soglia?

Ai fini del divieto di usura non vanno calcolati gli interessi moratori, che infatti non hanno la funzione di corrispettivo al godimento di una somma di denaro, bensì funzione di risarcimento, così presupposto dall’art. 1224 cc, mentre la nozione di usura richiama l’idea di un’eccessiva utilità ricavata soltanto direttamente dal prestito del denaro. Inoltre, lo […]

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Le conseguenze della c.d. usura sopravvenuta

Per la qualificazione di un tasso come usurario occorre fare applicazione dell’art. 644 c.p., tenendo conto del momento in cui gli interessi sono convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento. Di conseguenza, allorché il tasso degli interessi concordato tra mutuante e mutuatario superi, nel corso dello svolgimento del rapporto, la soglia dell’usura come determinata in […]

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Azione contrattuale ed onere della prova a carico delle parti

Il creditore che eserciti un’azione contrattuale può limitarsi ad allegare l’inadempimento dell’obbligazione, di risultato o di mezzi, mentre deve (allegare e) provare la fonte del suo diritto, il danno e il nesso di causalità con la condotta del debitore. L’allegazione deve essere specifica e attenere ad un inadempimento per così dire qualificato, astrattamente efficiente alla […]

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