Il diritto alla felicità è immaginario: escluso il risarcimento del danno futile

La risarcibilità del pregiudizio non patrimoniale presuppone che la lesione dell’interesse di rilevanza costituzionale sia grave (cioè superi la soglia minima di tollerabilità imposta dai doveri di solidarietà sociale) e che il danno non sia futile. Deve pertanto escludersi la risarcibilità dei meri disagi, fastidi, disappunti, ovvero la lesione di diritti del tutto immaginari, come […]

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I limiti di risarcibilità del danno non patrimoniale

Il danno non patrimoniale è risarcibile solo “nei casi previsti dalla legge”, ovvero, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 2059 cc: a) quando il fatto illecito sia astrattamente configurabile come reato; b) quando ricorre una delle fattispecie cui la legge espressamente consente il ristoro del danno non patrimoniale, anche al di fuori di un’ipotesi di reato; […]

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Il danno non patrimoniale è unitario e le sue componenti hanno funzione meramente descrittiva

Il danno non patrimoniale va unitariamente considerato, in quanto rappresenta una categoria unitaria e omogenea che ricomprende, in sé, tutte le possibili componenti di pregiudizio non aventi rilievo patrimoniale. Pertanto le distinzioni tradizionali (come quella tra danno morale e danno biologico) possono essere utilizzate a soli fini descrittivi, al fine di indicare, in modo sintetico, […]

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