Risoluzione del contratto: l’inadempimento deve essere imputabile e di non scarsa importanza

L’inadempimento determinante la risoluzione del contratto ex art. 1453 cc deve essere, oltre che imputabile (art. 1218 cc), di non scarsa importanza (art. 1455 cc), nel qual caso il creditore, anteriormente alla proposizione della domanda, può rifiutare l’adempimento tardivo del debitore ex art. 1453 cc co. 3. Nel valutare il secondo profilo dell’inadempimento il criterio […]

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Quando l’azione di risoluzione proposta contro il fallimento è procedibile in sede ordinaria aziché concorsuale?

L’azione di risoluzione del contratto promossa prima del fallimento nei confronti della parte inadempiente spiega i suoi effetti nei confronti del curatore, fatta salva, nei casi previsti, l’efficacia della trascrizione della domanda; se il contraente intende ottenere con la pronuncia di risoluzione la restituzione di una somma o di un bene, ovvero il risarcimento del […]

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Cosa deve provare ed allegare il creditore che eserciti un’azione di responsabilità contrattuale?

Il creditore che eserciti un’azione di responsabilità contrattuale può limitarsi ad allegare l’inadempimento dell’obbligazione, di risultato o di mezzi, mentre deve (allegare e) provare la fonte del suo diritto, il danno e il nesso di causalità con la condotta del debitore. In particolare, l’allegazione deve essere specifica e attenere ad un inadempimento per così dire […]

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L’onere probatorio in materia contrattuale è semplificato (salvo si tratti di obbligazioni negative)

Il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno ovvero per l’adempimento – salvo che si tratti di obbligazioni negative – deve soltanto provare la fonte negoziale o legale del suo diritto ed il relativo termine di scadenza – ove esistente –, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte, […]

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