Mediazione immobiliare: il c.d. “preliminare di preliminare” (così come l’opzione o la puntuazione) non dà diritto alla provvigione

In tema di mediazione (art. 1754 cc e ss), ai fini del riconoscimento del diritto alla provvigione l’affare deve ritenersi concluso quando tra le parti messe in contatto dal mediatore si sia costituito un rapporto giuridico che legittimi ciascuna di loro ad avvalersi delle tutele contro l’inadempimento, in forma specifica (art. 2932 cc) o per […]

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Ne bis in idem: la vincolatività del giudicato presuppone l’identità, oltre che del rapporto giuridico, anche delle parti (altrimenti è lo “stare decisis” del Common Law)

Il principio secondo il quale, qualora due giudizi abbiano riferimento ad uno stesso rapporto giuridico ed uno dei due sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l’accertamento, così compiuto, in ordine alla situazione giuridica, ovvero alla soluzione di questioni di fatto e di diritto relative ad un punto fondamentale comune ad entrambe le cause, […]

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La promessa di pagamento, pur se titolata, diverge dalla confessione

La promessa di pagamento, pur se titolata, diverge dalla confessione, essendo la prima una dichiarazione di volontà intesa ad obbligare il promittente all’adempimento e la seconda una dichiarazione di scienza avente per oggetto fatti sfavorevoli al dichiarante. Ove coesistano in un unico documento, la confessione di fatti pertinenti al titolo del rapporto ha efficacia probatoria […]

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La ricognizione di debito cd. di favore

Nella ricognizione di debito cd. di favore, l’oggetto della prova è l’accordo simulatorio sotteso all’emissione del riconoscimento. La controdichiarazione anteriore o contemporanea all’atto apparente, avendo contenuto a questi contrario, non può essere provata dalle parti per testi, salva l’ipotesi di illiceità del patto dissimulato (art. 1417 cc). Può essere resa, invece, con una confessione di […]

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